Girls will be girls. Travestirsi, interpretare ruoli e cambiare le regole

Il genere è un costume attillato che la società ci mette addosso non appena nasciamo, è un copione che interpretiamo, spesso senza accorgercene. Ma cosa accadrebbe se fossimo noi a immaginare nuovi ruoli e a riscrivere il copione?
A metà tra saggio e autobiografia, con un tono brillante e ironico, il libro affronta temi cruciali come i ruoli familiari, l’educazione, la sessualità, il rapporto con il corpo, la cultura, il mondo del lavoro, la pornografia, l’intersessualità, il linguaggio. Lungo il filo conduttore delle sue esilaranti esperienze personali, e usando elementi di psicologia, sociologia e filosofia, Emer O’Toole mette in discussione i rigidi stereotipi femminili imposti dalla società in cui viviamo.

Disponibile dal 7 luglio, il volume ha già al suo attivo numerose recensioni. Ne riproponiamo di seguito alcune.

«La giornalista e blogger, che sta diventando uno dei punti di riferimento del nuovo femminismo, usa gli aneddoti della sua vita – dai travestimenti da uomo alla depilazione completa – per far luce su alcuni dei doveri e divieti imposti alle donne, per cercare di liberarsi dagli stereotipi di genere.»
The Guardian

«Nel suo libro eccellente e illuminante, Girls will be girls, Emer O’Toole parla delle “prospettive”, spesso stereotipate, attraverso le quali guardiamo il mondo e dell’importanza di esaminarle per capire meglio gli stereotipi radicati e normalizzati. Nel suo libro How to be a woman, Caitlin Moran suggerisce che le cose sarebbero più facili se un piccione cacasse su tutto il soffitto di cristallo, perché almeno saremmo in grado di vedere la realtà. Il libro di O’Toole assume un ruolo simile… permettendoci di vedere chiaramente confini che sono spesso invisibili e indiscutibili. Una lezione acuta, avvincente ed esilarante per cominciare a colorare fuori dai bordi.»
Laura Bates, Everyday Sexism

«Girls will be girls è un’interessante esplorazione di come “creiamo” il genere. Dalle etichette che usiamo per i neonati, fino all’inoppugnabile applicazione di procedure di bellezza e di comportamenti interpersonali, l’espressione di genere non è né una questione biologica né una scelta individuale. Emer O’Toole intreccia con leggerezza la filosofia con l’esperienza personale in una vivida rappresentazione dell’identità di genere come una performance artistica.»
Lise Elliot, neuroscenziata e autrice di Pink brain, blue brain

«In Girls will be girls, O’Toole usa la sua vita come punto di partenza per discutere di genere e femminismo. Esamina il sessismo nella filosofia occidentale da Aristotele a Hegel, e analizza teoriche del genere contemporanee come Judith Butler e bell hooks in modo coinvolgente e accessibile. Il libro è in parte un’autobiografia, in parte un accorato appello a cambiare il modo in cui guardiamo al genere. Girls will be girls è un’eccellente introduzione alla teoria femminista.»
Anne Sexton, Hotpress Review 

«Gli aneddoti divertenti e a volte incredibilmente schietti sono un segno distintivo del debutto di O’Toole, l’umorismo è la porta d’ingresso per esplorare e analizzare questioni più ampie sulle nostre performance di genere. Con tutto il loro fascino, le esperienze di O’Toole hanno anche uno scopo concreto: mettere in luce i modi in cui “agire” secondo il genere può limitare le nostre vite, e allo stesso tempo indicare come uomini e donne possono sfidare gli stereotipi per costruire un mondo più fluido, vibrante e libero… Mentre una possibile quarta ondata del femminismo occidentale avanza, nuovi titoli sull’argomento appaiono con sempre maggiore regolarità. O’Toole si prende il suo posto in uno spazio affollato, che ha comunque bisogno di una maggiore diversità di voci femminili.»
Mary McGill, Irish Independent 

«Girls will be girls è maledettamente incredibile, quindi andate a leggerlo subito… Emer O’Toole si propone di esplorare il motivo per cui essere una donna è una performance, attraverso il modo in cui modifichiamo il nostro comportamento, i nostri atteggiamenti e vestiti per adattarci alle aspettative della società… Questo libro è spiritoso, schietto e pieno di aneddoti personali che mostrano il viaggio personale di O’Toole nel diventare femminista… O’Toole ribadisce l’idea che non dobbiamo essere d’accordo su tutto. Abbiamo tutte bisogno di trovare la nostra strada verso la nostra versione di femminismo.»
Writer’s Little Helper, Blogger

Domenica 27 giugno ore 19.00
LE PLURALI (libri femministi per menti curiose)
Girls will be girls. Travestirsi, interpretare ruoli e cambiare le regole
Emer O’Toole
Con l’autrice, intervengono: Irene Facheris di Bossy Italy, Carolina Capria di L’ha scritto una femmina, Beatrice Gnassi, traduttrice del volume e co-fondatrice della casa editrice

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