Feminism | Fiera dell’Editoria delle Donne nasce a Roma nel marzo del 2018 con il dichiarato intento di valorizzare la produzione d’autrice dando visibilità all’editoria indipendente di qualità e di sostenere i luoghi delle donne quali spazi di libertà comune.
Di fronte ad un mercato editoriale vasto tanto da apparire quasi “sconfinato”, puntare uno sguardo attento e libero sugli scritti di autrici, è sembrato rappresentare una necessità e un’apertura: se negli ultimi decenni la produzione editoriale delle donne, in tutti i settori e generi, è andata aumentando -così come la loro presenza nel mondo dell’editoria, dove sono sempre più numerose quelle che, con compiti e mansioni diversi, lavorano – il pericolo incessante che si corre è di cadere in un indifferenziato che lascia poco spazio a voci altre e significative, a maggior ragione perché in esso ad “emergere” sono “pochi nomi.

Con la Fiera si è voluto dare spazio di visibilità a tutto questo, creando in un unico e significativo spazio una vetrina ampia e corposa di scritti di autrici di tutto il mondo. Farlo in un luogo speciale perché altamente simbolico come la Casa Internazionale delle Donne, che ha sede nell’ex Complesso del Buon Pastore in Trastevere, oggi a pericolo di sfratto, consente poi di sostenere come irrinunciabili i luoghi delle donne. La stessa scelta della denominazione della manifestazione non è casuale, ma vuole essere un segnale preciso di impegno ed alleanza globali: Feminism.

La Fiera ha registrato sin dalla sua prima edizione un importante riscontro tra gli editori indipendenti, che da subito hanno aderito in numero sempre crescente:

67 nel 2018

75 nel 2019

84 nel 2020

79 nel 2021 

82 nel 2022

Ed importante è stato il successo di pubblico, che ha partecipato numeroso ad ogni edizione, seguendo gli eventi proposti annualmente in calendari ricchi di 80/90 appuntamenti per edizione: novità letterarie e saggistiche presentate in incontri con autrici e loro ospiti, tavole rotonde, Focus tematici organizzati dalla Direzione della Fiera su questioni di attualità.

Il primo anno si è lavorato sui molteplici passaggi della Filiera del libro d’Autrice. Il secondo ci si è concentrate sull’editoria dell’infanzia e adolescenza, sull’analisi dei linguaggi e sull’afrofuturismo femminista. Un focus quest’ultimo ripreso anche in Feminism3 in una giornata da remoto che ha inoltre ospitato una tavola rotonda dedicata al tema dell’emergenza climatica ed una all’irriverenza delle donne.

Ogni edizione della Fiera ha avuto una o più Madrine, scelte tra donne significative a noi vicine: Lidia Ravera nel 2018, Vandana Shiva e Max Deshu nel 2019, Maria Rosa Cutrufelli nel 2020, Luisa Passerini e Dacia Maraini nel 2021, Rosi Braidotti e Adriana Cavarero nel 2022.

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FEMINISM | FIERA DELL'EDITORIA DELLE DONNE