Laura Fortini incontra per Feminism Dacia Maraini

Laura Fortini: Feminism è orgogliosa di averti come madrina perché il tuo contributo
dato all’editoria con la tua amplissima produzione è stato ed è fondamentale per
l’attestarsi delle scrittrici e delle donne nel mondo contemporaneo. Pensi si possa parlare
a questo proposito di una rivoluzione in corso dagli anni Settanta in poi in campo
editoriale?

Dacia Maraini: In campo editoriale come in altri campi le donne negli anni Settanta
hanno compiuto una rivoluzione di successo e pacifica. Non è poco. Anche oggi si
pubblicano molti libri di donne che hanno il coraggio di raccontare di sé, dei rapporti
col mondo, senza falsi pudori. Ma, c’è un ma: quando dal mercato si passa alla
istituzionalizzazione dei valori letterari, quando si stabiliscono i modelli per le
prossime generazione, le donne tornano a scomparire. Le discriminazioni, uscite dalla
porta, rientrano dalla finestra. E’ una realtà con cui dobbiamo fare i conti. Molto si è
fatto ma ancora molto resta da fare.

Laura Fortini: Accanto alle grandi casi editrici un ruolo fondamentale è stato svolto dalle
piccole case editrici di indagine e interrogazione sulla contemporaneità: pensi che sia ora
e tempo che ciò coinvolga anche il mondo della scuola in modo più continuativo? Tu che lo
fai con generosità in moltissimi incontri con le scuole, come pensi che l’editoria possa
contribuire a sostenere le scritture e il pensiero delle donne nella scuola?
Dacia Maraini: Tante scuole già lo fanno: introducono  libri non scolastici nelle classi e
spesso invitano  gli autori a discutere coi ragazzi. Siccome però non ci sono istruzioni
ministeriali  in questo campo, naturalmente tutto è affidato alla buona volontà degli
insegnanti. I migliori, i più attenti alla cultura, lo fanno, altri no.

Laura Fortini: In questi tempi pandemici è difficile parlare di rivoluzione vincente delle
donne, escluse sempre più dal mondo del lavoro e sempre più circoscritte tra lavoro di
cura e emancipazione: molto il coraggio delle donne di cui hai scritto e continui a farlo,
ma cosa pensi sia necessario in questo momento oltre al coraggio?
Dacia Maraini: Oltre al coraggio ci vuole consapevolezza. Il coraggio da solo può
diventare incoscienza. Mentre, se è legato alla consapevolezza e alla ragione, può
cambiare il mondo. Ma naturalmente non basta il coraggio di una persona, ci vuole un
sentimento diffuso e condiviso.

Grazie Dacia sempre per tutto, a partire da te come sei, ti abbracciamo tutte
Laura

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