Annullato il dialogo “Sex Work e prostituzione” previsto per il 05 marzo alle 17.00

La Direzione della Fiera comunica che il dialogo SEX WORK/PROSTITUZIONE condotto da Maria Rosa Cutrufelli e Enrica Rigo, previsto per oggi Domenica 5 Marzo 2023 a Feminism 6, è annullato. L’inevitabile decisione di annullare l’evento è scaturita dalla presa d’atto delle motivazioni di alcune delle dialoganti di non essere presenti all’appuntamento concordato. Riportiamo i chiarimenti al riguardo espressi nella mail firmata da Giulia Garofalo Geymonat, Enrica Rigo, Laura Schettini, Giulia Selmi e nella mail di Maria Rosa Cutrufelli.
LETTERA INVIATA ALLE ORE 19.15 DI SABATO 4 MARZO 2023
Siamo studiose femministe che da anni lavorano e riflettono a partire da diverse prospettive disciplinari (storia, diritto, sociologia) intorno ai temi e alle questioni sollevate da prostituzione/sex work.
Nell’ambito della 6a edizione di Feminism, Fiera dell’editoria delle donne che si tiene alla Casa Internazionale delle donne di Roma dal 3 al 6 marzo 2023, siamo state invitate a partecipare con i nostri lavori (Laura Schettini, Turpi traffici. Prostituzione e migrazioni globali 1890-1940, Viella 2023 e Giulia Garofalo Geymonat e Giulia Selmi, Prostituzione e lavoro sessuale in italia. Oltre le semplificazioni, verso i diritti, Rosenberg & Sellier, 2022) o come conduttrici (Enrica Rigo) alla sessione di discussione “Sex work/prostituzione” in programma domenica 5 marzo alle 15.
Al di là di approcci disciplinari diversi e metodologie diverse crediamo di poter dire che ad accomunarci è la consapevolezza che si tratti di un fenomeno estremamente complesso e, allo stesso tempo, storicamente tra i più usati per stigmatizzare e stereotipizzare le donne, cis e trans; un tema da maneggiare con cautela. Abbiamo accettato di partecipare all’incontro in questione forti dei nostri posizionamenti, delle ragioni delle nostre ricerche e della serietà con cui le abbiamo condotte, pronte anche a discutere aspramente se necessario con le autrici e le sostenitrici del terzo lavoro messo in dialogo (Sex work is not work di Baldini, Bindel, Danna, Guerini, Trucco, Vecchierelli, Vicinelli, Ortica edizioni, 2022) il cui limite principale è a nostro avviso proprio quello di proporre una rappresentazione estremamente semplificata del fenomeno che non riconosce la pluralità delle esperienze nella prostituzione/sex work (che possono andare dalla violenza all’empowerment passando per una miriade di posizioni intermedie) e indica nella criminalizzazione dei clienti la soluzione femminista per la governance della prostituzione/sex work, senza prendere in considerazione le conseguenze negative che questa ha nelle vite concrete delle persone che si trovano a vivere di prostituzione/sex work Sapevamo che l’incontro sarebbe stato partecipato e avrebbero preso la parola sex worker o altri soggetti che agiscono politicamente in questi campi per parlare in prima persona.
Crediamo che un dialogo femminista su prostituzione/sex work possa essere ancora possibile, come è stato per lungo tempo, al di là delle posizioni di principio e al fine di migliorare le condizioni di vita delle donne cis e trans che – per scelta, per costrizione o, più spesso, per circostanza – si ritrovano a fare lavoro sessuale. Nella sessione di domani, tuttavia, ci sembra che le condizioni per questo dialogo siano saltate. In particolare, la comunicazione che si è generata intorno alla sessione è diventata l’occasione di manifestazioni d’odio contro le donne cis e trans che fanno lavoro sessuale, le loro organizzazioni collettive, e i femminismi che ne sostengono le lotte.
Abbiamo deciso insieme, quindi, di ritirarci dall’iniziativa di domani, per evitare ogni rischio di prestarci ad una dinamica che nulla ha a che vedere con il sano conflitto politico e culturale, ma che impoverisce il dibattito, stereotipizza, passivizza e banalizza soggetti, culture politiche, posizioni. Una dinamica molto lontana da quella passione per la ricerca, il dubbio, le domande, il rigore metodologico che ci anima e che ci ha fatto insistere per anni nei nostri percorsi di ricerca, anche guidate dall’obiettivo politico di dare spazio e centralità a soggetti fino ad anni recenti per lo più silenziati e invisibilizzati, irrilevanti, nei discorsi e nei saperi.
Giulia Garofalo Geymonat, Enrica Rigo, Laura Schettini, Giulia Selmi
LETTERA INVIATA DA MARIA ROSA CUTRUFELLI ALLE ORE 20.15 DI SABATO 4 MARZO 2023
Care, vi scrivo perché mi è stato comunicato dalla mia co-coordinatrice del dibattito di domani su Prostituzione/Sex work, Enrica Rigo, che lei e due delle autrici che dovevano partecipare all’incontro non ci saranno. Ho letto le loro motivazioni in una lettera che invieranno, credo, al festival. Motivazioni che non mi hanno convinto. Resto ancora del parere che quel dibattito era non solo utile, ma necessario, proprio perché si trattava di mettere a confronto posizioni radicalmente differenti. Mi sarebbe piaciuto discutere (magari aspramente, ma questo non mi spaventa) di due visioni diverse del femminismo (e, di conseguenza, della società che vorremmo).
Stando così le cose, mi vedo dunque costretta a ritirarmi anch’io (a meno di un ripensamento delle due autrici e della co-cordinatrice, cosa che al momento mi sembra improbabile). Non potrò esserci, non per mia scelta, ma perché non si tratterebbe più di un dialogo a più voci, come proposto da Feminism. Un confronto ‘singolo’ fra me e un’autrice di un terzo libro non ha senso. Non il senso, almeno, che io mi ero immaginata e che Feminism mi aveva prospettato. Mi ero illusa, per un attimo, che potessimo affrontare insieme, in maniera collettiva, un tema ‘divisivo’, come si usa dire.
Mi rincresce, è un’occasione sprecata per ragionare su ciò che ci divide e per tentare di aprire un varco nel muro della reciproca incomprensione.

Maria Rosa Cutrufelli

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