Gruppo di lavoro Il colonialismo italiano raccontato dalle donne e Associazione NIBI Neri Italiani Black Italians
“L’afrofuturismo proietta le persone di discendenza africana nel futuro, in una dimensione dove il concetto di razza non è altro che una creazione”, spiega Ytasha Womack, autrice del libro Afrofuturism: The World of Black Sci- Fi and Fantasy Culture, con cui nel 2013 ha tracciato la storia di questo movimento culturale e sociale nato negli anni ‘70.
L’afrofuturismo trova un’immagine inedita in galassie lontane – nel misticismo africano, nella mitologia egizia, nell’estetica sci-fi – e la trasporta negli ambiti culturali e nelle forme artistiche più diverse: musica, moda, cinema, design, fumetto, arte digitale, pratiche di meditazione o d’azione sociale.
Dall’incontro fra l’afrofuturismo e il femminismo nasce più che una corrente culturale o un movimento quella che Lidia Curti chiama una “sensibilità culturale”che guarda all’utopia di futuri alternativi possibili in chiave antirazziale postcoloniale e femminista intersezionale. Nel tempo l’afrofemminismo si è espresso nell’immaginario narrativo e artistico, nella musica e nella moda attraversando i temi della differenza sessuale e di genere, della emarginazione e oppressione razziale, della migrazione odierna, della fuga dalla devastazione del pianeta.
Oggi questa onda creativa sta prendendo un ulteriore slancio grazie a una ricchissima produzione di artiste scrittrici musiciste cineaste africane, afroamericane e afrodiasporiche. Una genealogia che idealmente prende origine dalla scrittrice di fantascienza Octavia Butler.
Genealogie
reading di brani tratti da
Alice Walker Alla ricerca dei giardini delle nostre madri
Audre Lorde, Woman power is Black power
Octavia Butler, Legami di sangue
Proiezioni di video artistici e clip afrofuturisti femministi
1) Oumou Sagaré, Kamelemba,
2)Wangechi Mutu, The end of eating anything (estratto)
3)Karima 2G, Bunga Bunga e Refugees
4)Missy Elliott & Da Brat, Sock lt2
5) M.I.A. Borders